PAOLO BOJINO
8 maggio 2020Continuiamo con la serie dei guidatori locali dell’ippodromo di Vinovo. I riflettori si accendono sul piemontese Doc Paolo Bojino che dal 2009 è diventato il driver di fiducia della scuderia Skinka.
“Tutto comincia da molto lontano, - inizia così Paolo il suo racconto tra un cavallo da prova e l’altro - poichè mio nonno era un commerciante di cavalli e mio papà ne teneva alcuni in ippodromo dalla famiglia Donati. Correvano sotto i colori della nostra scuderia Devesina, e alcuni a casa con i quali ci divertivamo a correre sulle piste private. La nostra è una passione lunga tante vite. Dopo alcuni anni feci la richiesta per fare il corso gentlemen, avendo allora una macelleria nei pressi di Ciriè, mio paese di nascita, ma non mi ammisero perchè mi mancavamo quarantamila lire nelle somme vinte, all’epoca stiamo parlando della fine degli anni novanta, i requisiti per aderire al corso gentleman erano di avere due cavalli che vincessero dieci milioni di lire l’anno. A quel punto Rodolfo Donati, mi convinse a prendere la licenza da allievo. La prima corsa la vinsi a dicembre del 2000, anno in cui presi la licenza, con Valdivara Edipi. Nel 2001 iniziai a lavorare con Santo Mollo, sino a che presi la decisione di mettermi per conto mio. Ho avuto tre cavalli del cuore, partendo da Little Roc il classico cavallo bravo che sapeva leggere e scrivere. Ethos, figlio di Israel D’ Assia, cavallo caro a mio papà e Iveri Del Pri, acquistato per meno di 1.000 € che mi ha dato davvero tante soddisfazioni. Qui bisogna aprire una bella parentesi. Iveri è stato il primo cavallo acquistato con la scuderia Skinka, capitanata dal Professor Mauro Rolando, che per me è una seconda famiglia, loro mi hanno letteralmente cambiato la vita, è nato oltre ad un rapporto lavorativo, anche un grande rapporto di amicizia. Sono tutte persone stupende, che mi hanno sempre dato carta bianca, permettendomi di lavorare in serenità, sia quando le cose vanno bene ma soprattutto quando vanno meno bene. Da lì in poi tutti gli acquisti sono sempre stati fatti in comune accordo, con il massimo rispetto e fiducia. Alcuni membri della “Banda Skinka” nel tempo sono cambiati e ne sono subentrati altri, ma l’amicizia è rimasta. Oggi a loro si è aggiunto Cesare Bonacci, che ha anche cavalli con sua moglie Ilaria, per la scuderia Abrazac. Una delle soddisfazioni più grandi della mia carriera l’ho avuta grazie a Iseo Del Pri, anche questo acquistato per poco, che in breve tempo abbiamo portato a vincere a Milano, facendo 1.12.9. Da lì la decisione di provare il sogno di correre il Costa Azzurra, dove purtroppo sbagliò subito, ma in seguito andai nuovamente a Milano vincendo per dispersione. Altro cavallo che ci ha fatto emozionare, è stato Ilander, acquistato sul Mercatino dei cavalli, con Maurizio Femia, e con il quale andammo a vincere a Modena, una bellissima corsa Tris. “
Come stai vivendo questi mesi di stop?
“In un certo senso hanno fatto bene, ho fatto rifiatare tutti i cavalli, ho curato quelli che erano da curare, messo a punto qualcosina per cercare di essere pronto al momento della ripresa, che spero arrivi presto. “
Qual è il tuo sogno?
“Come per tutti vincere un gran premio, magari con un cavallo fatto da noi. Quest’anno sono nati due puledrini, da due cavalle che abbiamo messo in razza. Un maschio da Remo Gas e Tuile è una femminuccia da Oropuro Bar e Zinfadel Roc, che si chiamerà Ektoria Bar, nome che deriva da Ettore e Enrica i genitori di Mauro. Zinfandel ha una storia molto particolare. Subito un bruttissimo infortunio in corsa ad Albenga, all’uscita della pista la veterinaria di servizio consigliava di sopprimerla per non farla soffrire, visto il grave danno che ad ogni modo le avrebbe impedito di proseguire la carriera. Raggiungemmo telefonicamente Mauro, che come previsto non dette il consenso, per cui la cavalla fu cucita sul posto, riportata a casa, rimessa in sesto e mandata a fare la mamma da Luigi Truccone, nei paddock dove è nata. Quindi capirai che per noi, questa puledrina ha un affetto particolare, inoltre possiede anche una buona genealogia, essendo figlia di Filipp Roc e Zory Roc, mamma di Lovelock Roc , Mercury Roc, Senator Roc, e se dovesse essere proprio lei a regalaci il sogno, sarebbe perfetto.”
eb
“Tutto comincia da molto lontano, - inizia così Paolo il suo racconto tra un cavallo da prova e l’altro - poichè mio nonno era un commerciante di cavalli e mio papà ne teneva alcuni in ippodromo dalla famiglia Donati. Correvano sotto i colori della nostra scuderia Devesina, e alcuni a casa con i quali ci divertivamo a correre sulle piste private. La nostra è una passione lunga tante vite. Dopo alcuni anni feci la richiesta per fare il corso gentlemen, avendo allora una macelleria nei pressi di Ciriè, mio paese di nascita, ma non mi ammisero perchè mi mancavamo quarantamila lire nelle somme vinte, all’epoca stiamo parlando della fine degli anni novanta, i requisiti per aderire al corso gentleman erano di avere due cavalli che vincessero dieci milioni di lire l’anno. A quel punto Rodolfo Donati, mi convinse a prendere la licenza da allievo. La prima corsa la vinsi a dicembre del 2000, anno in cui presi la licenza, con Valdivara Edipi. Nel 2001 iniziai a lavorare con Santo Mollo, sino a che presi la decisione di mettermi per conto mio. Ho avuto tre cavalli del cuore, partendo da Little Roc il classico cavallo bravo che sapeva leggere e scrivere. Ethos, figlio di Israel D’ Assia, cavallo caro a mio papà e Iveri Del Pri, acquistato per meno di 1.000 € che mi ha dato davvero tante soddisfazioni. Qui bisogna aprire una bella parentesi. Iveri è stato il primo cavallo acquistato con la scuderia Skinka, capitanata dal Professor Mauro Rolando, che per me è una seconda famiglia, loro mi hanno letteralmente cambiato la vita, è nato oltre ad un rapporto lavorativo, anche un grande rapporto di amicizia. Sono tutte persone stupende, che mi hanno sempre dato carta bianca, permettendomi di lavorare in serenità, sia quando le cose vanno bene ma soprattutto quando vanno meno bene. Da lì in poi tutti gli acquisti sono sempre stati fatti in comune accordo, con il massimo rispetto e fiducia. Alcuni membri della “Banda Skinka” nel tempo sono cambiati e ne sono subentrati altri, ma l’amicizia è rimasta. Oggi a loro si è aggiunto Cesare Bonacci, che ha anche cavalli con sua moglie Ilaria, per la scuderia Abrazac. Una delle soddisfazioni più grandi della mia carriera l’ho avuta grazie a Iseo Del Pri, anche questo acquistato per poco, che in breve tempo abbiamo portato a vincere a Milano, facendo 1.12.9. Da lì la decisione di provare il sogno di correre il Costa Azzurra, dove purtroppo sbagliò subito, ma in seguito andai nuovamente a Milano vincendo per dispersione. Altro cavallo che ci ha fatto emozionare, è stato Ilander, acquistato sul Mercatino dei cavalli, con Maurizio Femia, e con il quale andammo a vincere a Modena, una bellissima corsa Tris. “
Come stai vivendo questi mesi di stop?
“In un certo senso hanno fatto bene, ho fatto rifiatare tutti i cavalli, ho curato quelli che erano da curare, messo a punto qualcosina per cercare di essere pronto al momento della ripresa, che spero arrivi presto. “
Qual è il tuo sogno?
“Come per tutti vincere un gran premio, magari con un cavallo fatto da noi. Quest’anno sono nati due puledrini, da due cavalle che abbiamo messo in razza. Un maschio da Remo Gas e Tuile è una femminuccia da Oropuro Bar e Zinfadel Roc, che si chiamerà Ektoria Bar, nome che deriva da Ettore e Enrica i genitori di Mauro. Zinfandel ha una storia molto particolare. Subito un bruttissimo infortunio in corsa ad Albenga, all’uscita della pista la veterinaria di servizio consigliava di sopprimerla per non farla soffrire, visto il grave danno che ad ogni modo le avrebbe impedito di proseguire la carriera. Raggiungemmo telefonicamente Mauro, che come previsto non dette il consenso, per cui la cavalla fu cucita sul posto, riportata a casa, rimessa in sesto e mandata a fare la mamma da Luigi Truccone, nei paddock dove è nata. Quindi capirai che per noi, questa puledrina ha un affetto particolare, inoltre possiede anche una buona genealogia, essendo figlia di Filipp Roc e Zory Roc, mamma di Lovelock Roc , Mercury Roc, Senator Roc, e se dovesse essere proprio lei a regalaci il sogno, sarebbe perfetto.”
eb