PARLIAMO DI …
19 gennaio 2016… Daniele Demuru, che è il figlio più piccolo di Pietro Demuru.
Vi chiederete perchè, poichè non è un allievo, un guidatore, uno sotto i riflettori insomma.
Daniele ha compiuto 18 anni a settembre, pochi mesi fa. Si parla spesso male di queste nuove generazioni, nulla facenti che vanno in giro con i pantaloni bassi e con il cellulare sempre in mano. Lui come tanti altri del nostro ambiente che forse non tirerà fuori professoroni, ma sicuramente ragazzi con tanta voglia di fare, non è così.
La sua giornata inizia alle cinque e mezza della mattina per andare in scuderia a lavorare i cavalli con suo papà. La cosa che lo differenzia da altri, è la nuova carriera che sta intraprendendo nell’attesa del corso allievi. È uno dei mestieri più duri in assoluto e stiamo parlando del maniscalco.
Curioso e voglioso di imparare tutto di questo mestiere, ha iniziato anni fa guardando come facevano gli altri, iniziando poi a cimentarsi con i suoi cavalli. Prova, prova e riprova sino ad arrivare ad oggi, che è talmente bravo che viene chiamato anche da altri per ferrare i cavalli.
Vi garantisco che ferrare un cavallo non è cosa da tutti. Anzitutto fisicamente distrugge la schiena, e poi ci vuole una precisione non indifferente, nulla deve essere lasciato al caso, anche perchè se sbagli, rischi di azzoppare il cavallo.
Insomma la giornata di Daniele inizia alle cinque e mezza della mattina e termina quando il sole è già calato da un bel po’, uno stacanovista come il padre, e speriamo che un giorno tutto ciò gli possa dare i migliori risultati.
eb
Vi chiederete perchè, poichè non è un allievo, un guidatore, uno sotto i riflettori insomma.
Daniele ha compiuto 18 anni a settembre, pochi mesi fa. Si parla spesso male di queste nuove generazioni, nulla facenti che vanno in giro con i pantaloni bassi e con il cellulare sempre in mano. Lui come tanti altri del nostro ambiente che forse non tirerà fuori professoroni, ma sicuramente ragazzi con tanta voglia di fare, non è così.
La sua giornata inizia alle cinque e mezza della mattina per andare in scuderia a lavorare i cavalli con suo papà. La cosa che lo differenzia da altri, è la nuova carriera che sta intraprendendo nell’attesa del corso allievi. È uno dei mestieri più duri in assoluto e stiamo parlando del maniscalco.
Curioso e voglioso di imparare tutto di questo mestiere, ha iniziato anni fa guardando come facevano gli altri, iniziando poi a cimentarsi con i suoi cavalli. Prova, prova e riprova sino ad arrivare ad oggi, che è talmente bravo che viene chiamato anche da altri per ferrare i cavalli.
Vi garantisco che ferrare un cavallo non è cosa da tutti. Anzitutto fisicamente distrugge la schiena, e poi ci vuole una precisione non indifferente, nulla deve essere lasciato al caso, anche perchè se sbagli, rischi di azzoppare il cavallo.
Insomma la giornata di Daniele inizia alle cinque e mezza della mattina e termina quando il sole è già calato da un bel po’, uno stacanovista come il padre, e speriamo che un giorno tutto ciò gli possa dare i migliori risultati.
eb