SANTO MOLLO UN ANNO AL FEMMINILE
4 febbraio 2022Un 2021 molto particolare quello di Santino Mollo, uno dei driver di punta dell’anello torinese e dell’ippica italiana. Un uomo che con le femmine ha sempre avuto un particolare feeling, vedi Lana Del Rio ed ora da due anni a questa parte Blackflash Bar, la Queen della scuderia 4 Amici al Bar che dopo un eccelso 2020 ha raddoppiato anche nel 2021.
Ma non solo cavalli perchè a rallegrare la vita di Santo ad ottobre è arrivata Sofia, la sua quarta figlia avuta dalla compagna Melissa Pampillonia, che ha portato un’immensa gioia in tutta la famiglia, in primis ai fratelli Simone, Nicolò e Asia.
Un anno anche particolare a livello lavorativo, sicuramente molto impegnativo, che lo ha visto più spesso protagonista in altre piazze che nella sua Vinovo. Sono state quasi 90 le vittorie totali, solo 30 quelle in casa, ma le somme vinte che alla fine sono quelle che contano si avvicinano come sempre ai 900.000 euro, numeri sicuramente importanti che sono quelli che mantiene da una decina d’anni a questa parte.
“Ho avuto più opportunità di correre e vincere nelle altre piste che qui a Vinovo, un po’ per programma un po' per numeri sempre complicati ed altre vicissitudini. Diciamo che mi sono più divertito nei Gran Premi che nelle corse di routine, ovviamente grazie a Blackflash Bar, con la quale ho vinto il Firenze femmine, il Città di Torino sulla pista di casa ed è stata una bellissima soddisfazione per tutti, il Criterium dei Quattro anni e l’Unione Europea che ha messo la ciliegina sulla torta, senza nulla togliere agli altri, ma quella corsa aveva un peso diverso, anche per come è venuta, dove ha ancora una volta dimostrato di avere una grinta fuori dal comune, dandomi davvero una grande emozione. Così come anche Balsamine Font, con le due belle vittoria francesi, e la vittoria con il vecchietto dei Gocciadoro Arazi Boko a Trieste. ”
Ecco a tal proposito due parole sulla famiglia Rocca.
“Con la scuderia Sant’Eusebio c’è una collaborazione che va avanti da quando è andato via Barelli, e che l’anno scorso mi ha impegnato molto sino a settembre quando poi è arrivato a dare una mano a Filippo Rocca anche Maurizio Milani. Sino ad agosto andavo due volte alla settimana a rifinire i lavori per l’impostazione dei cavalli e qualche rifinitura sulle ferrature, ora invece vado solo più una volta alla settimana come supervisore, ma se c’è bisogno io ci sono sempre. Filippo è cresciuto tantissimo a livello professionale per cui ha meno bisogno di me.”
Proprio in quei mesi ti abbiamo visto molto stanco, con l’andare e venire da Truccazzano, una parte della scuderia a Vigone e soprattutto l’assenza di tuo figlio Simone che è andato a lavorare da Marco Smorgon. Cos’ha significato questo per te.
“Sicuramente Simone era una figura importante, mi dava una grossa mano ma soprattutto era un bel riferimento quando io non c’ero, ma è giusto per la sua carriera che abbia preso questa decisione, ne abbiamo parlato insieme. Da Smorgon ha certamente più possibilità di guidare e può imparare anche altri metodi, che nel nostro lavoro è molto importante, più esperienze si fanno, più si mette nel cassetto.”
A breve a scendere in pista toccherà anche a Nicolò che il 16 febbraio darà l’esame da allievo.
“Ecco, ne arriva un altro, qui mi vogliono buttare fuori dalla pista … scherzi a parte sono molto contento, lui a differenza di Simone ci ha messo un po' di più a capire quale era la sua strada. Io non l’ho mai spinto, ho lasciato che fosse lui a decidere, ora mi sembra convinto e spero che cresca con le idee giuste.“
Storia recente di domenica a Parigi, dove tutti abbiamo ammirato la lunga stretta di mano dopo il traguardo dell’Amerique tra papà Bazire e suo figlio Nicolas, vincitore della corsa più importante al mondo.
“Bellissima emozione che piacerebbe un giorno vivere anche a me. Vedere tuo figlio di 21 anni trionfare in una corsa così prestigiosa deve essere veramente bello, e quella stretta di mano ha detto tante cose. “
Si, però mi sembra che quando siete in corsa tu e Simone non gli regali molto …
“E’ il mio carattere mi piace vincere sempre, e con Simone mi diverto tantissimo, e poi è giusto così, ognuno di noi deve fare la propria corsa, però se mi dovesse battere in un gran premio non potrei che esserne fiero.”
Parliamo della scuderia, hai ridotto di non poco il numero cavalli.
“Si, non ce la facevo più, troppo lavoro ed in questa maniera si lavorava male, è diventato molto difficile trovare personale qualificato, per cui ho preferito anche per rispetto verso i proprietari, ridurre il parco cavalli in maniera da seguire meglio le cose. Spero di riuscire nel breve a trovare un buon soggetto per il signor Armando Concato, un proprietario che si meriterebbe un bel risalto. A volte voler fra troppo si sbaglia. “
La vittoria più bella?
“La mia vittoria più bella è vedere i miei figli tutti e quattro insieme, questo non prezzo.”
eb
Ma non solo cavalli perchè a rallegrare la vita di Santo ad ottobre è arrivata Sofia, la sua quarta figlia avuta dalla compagna Melissa Pampillonia, che ha portato un’immensa gioia in tutta la famiglia, in primis ai fratelli Simone, Nicolò e Asia.
Un anno anche particolare a livello lavorativo, sicuramente molto impegnativo, che lo ha visto più spesso protagonista in altre piazze che nella sua Vinovo. Sono state quasi 90 le vittorie totali, solo 30 quelle in casa, ma le somme vinte che alla fine sono quelle che contano si avvicinano come sempre ai 900.000 euro, numeri sicuramente importanti che sono quelli che mantiene da una decina d’anni a questa parte.
“Ho avuto più opportunità di correre e vincere nelle altre piste che qui a Vinovo, un po’ per programma un po' per numeri sempre complicati ed altre vicissitudini. Diciamo che mi sono più divertito nei Gran Premi che nelle corse di routine, ovviamente grazie a Blackflash Bar, con la quale ho vinto il Firenze femmine, il Città di Torino sulla pista di casa ed è stata una bellissima soddisfazione per tutti, il Criterium dei Quattro anni e l’Unione Europea che ha messo la ciliegina sulla torta, senza nulla togliere agli altri, ma quella corsa aveva un peso diverso, anche per come è venuta, dove ha ancora una volta dimostrato di avere una grinta fuori dal comune, dandomi davvero una grande emozione. Così come anche Balsamine Font, con le due belle vittoria francesi, e la vittoria con il vecchietto dei Gocciadoro Arazi Boko a Trieste. ”
Ecco a tal proposito due parole sulla famiglia Rocca.
“Con la scuderia Sant’Eusebio c’è una collaborazione che va avanti da quando è andato via Barelli, e che l’anno scorso mi ha impegnato molto sino a settembre quando poi è arrivato a dare una mano a Filippo Rocca anche Maurizio Milani. Sino ad agosto andavo due volte alla settimana a rifinire i lavori per l’impostazione dei cavalli e qualche rifinitura sulle ferrature, ora invece vado solo più una volta alla settimana come supervisore, ma se c’è bisogno io ci sono sempre. Filippo è cresciuto tantissimo a livello professionale per cui ha meno bisogno di me.”
Proprio in quei mesi ti abbiamo visto molto stanco, con l’andare e venire da Truccazzano, una parte della scuderia a Vigone e soprattutto l’assenza di tuo figlio Simone che è andato a lavorare da Marco Smorgon. Cos’ha significato questo per te.
“Sicuramente Simone era una figura importante, mi dava una grossa mano ma soprattutto era un bel riferimento quando io non c’ero, ma è giusto per la sua carriera che abbia preso questa decisione, ne abbiamo parlato insieme. Da Smorgon ha certamente più possibilità di guidare e può imparare anche altri metodi, che nel nostro lavoro è molto importante, più esperienze si fanno, più si mette nel cassetto.”
A breve a scendere in pista toccherà anche a Nicolò che il 16 febbraio darà l’esame da allievo.
“Ecco, ne arriva un altro, qui mi vogliono buttare fuori dalla pista … scherzi a parte sono molto contento, lui a differenza di Simone ci ha messo un po' di più a capire quale era la sua strada. Io non l’ho mai spinto, ho lasciato che fosse lui a decidere, ora mi sembra convinto e spero che cresca con le idee giuste.“
Storia recente di domenica a Parigi, dove tutti abbiamo ammirato la lunga stretta di mano dopo il traguardo dell’Amerique tra papà Bazire e suo figlio Nicolas, vincitore della corsa più importante al mondo.
“Bellissima emozione che piacerebbe un giorno vivere anche a me. Vedere tuo figlio di 21 anni trionfare in una corsa così prestigiosa deve essere veramente bello, e quella stretta di mano ha detto tante cose. “
Si, però mi sembra che quando siete in corsa tu e Simone non gli regali molto …
“E’ il mio carattere mi piace vincere sempre, e con Simone mi diverto tantissimo, e poi è giusto così, ognuno di noi deve fare la propria corsa, però se mi dovesse battere in un gran premio non potrei che esserne fiero.”
Parliamo della scuderia, hai ridotto di non poco il numero cavalli.
“Si, non ce la facevo più, troppo lavoro ed in questa maniera si lavorava male, è diventato molto difficile trovare personale qualificato, per cui ho preferito anche per rispetto verso i proprietari, ridurre il parco cavalli in maniera da seguire meglio le cose. Spero di riuscire nel breve a trovare un buon soggetto per il signor Armando Concato, un proprietario che si meriterebbe un bel risalto. A volte voler fra troppo si sbaglia. “
La vittoria più bella?
“La mia vittoria più bella è vedere i miei figli tutti e quattro insieme, questo non prezzo.”
eb