SOGNO CAPAR, L'ULTIMA DI SALVATORE CARRO
20 maggio 2015Si chiama Sogno Capar e si propone come l'ultimo “coup de teatre” di uno tra i guidatori più europeicizzati d'Italia. Parliamo di Salvatore Carro, sede legale Albenga, ma vita in campagna. Ippicamente parlando "si va dove porta l'occasione", così ecco l'acquisizione di un centro di allenamento nel caposaldo Francia, nel cuore della Normandia, società con Mattia Monaco, a Beuron en Ange, pista da 900 metri, 19 box, il tutto a 12 chilometri da Caburg, 18 da Deauville, 20 da Caen e soprattutto a 11 chilometri dal mare, dove i cavalli si allenano periodicamente. Training camp nel cuore della terra del trotto transalpino, bel colpo: tra i pensionati Orient Horse il leader, ed anche Casablanca, di casa Luigi Colombino e, acquistato recentemente all'asta per "pochi euro", un francese, una lettera A, che rimpingua il team, visto che Oibambam Effe che in Francia ha fatto la fenomena, è destinata a finire in razza.
Ma torniamo al soggetto di questa nota. Sogno Capar, vittorioso martedì ad Albenga. Ebbene, questo 4 anni viene - udite, udite - dal circuito spagnolo. Nel suo palmares, ecco ripetutamente Palma di Majorca, e qualche pista secondaria iberica. Appartiene al gentleman italiano Antonio Broglia, che vive in quell'isoletta niente male e che ha chiesto a Salvatore di "vincere un po'". "Perchè - spiega il trainer&driver - il programma iberico è simile a quello francese, per disputare corse di qualità occorre avere vinto parecchio, ed i premi italiani, nonostante tutto sono migliori di quelli iberici". E insomma, Sogno Capar vale un "vamos!", per l'ippica senza confini.
mb
Ma torniamo al soggetto di questa nota. Sogno Capar, vittorioso martedì ad Albenga. Ebbene, questo 4 anni viene - udite, udite - dal circuito spagnolo. Nel suo palmares, ecco ripetutamente Palma di Majorca, e qualche pista secondaria iberica. Appartiene al gentleman italiano Antonio Broglia, che vive in quell'isoletta niente male e che ha chiesto a Salvatore di "vincere un po'". "Perchè - spiega il trainer&driver - il programma iberico è simile a quello francese, per disputare corse di qualità occorre avere vinto parecchio, ed i premi italiani, nonostante tutto sono migliori di quelli iberici". E insomma, Sogno Capar vale un "vamos!", per l'ippica senza confini.
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