UMA D’ASTI TRIONFA A PARIGI
28 giugno 2021Bellissima soddisfazione per Franco Ferrero venerdì a Vincennes in sulky alla sua pupilla Uma D’Asti, del quale è allevatore, proprietario, allenatore e guidatore.
Una cavalla amata da tanti appassionati per tutto quello che ha sempre saputo dare nella sua carriera. Spesso sfortunata nei numeri e nello svolgimento delle corse, all’ultima uscita sulla pista di Vinovo aveva già fatto strabuzzare gli occhi ai più attenti e venerdì sulla carbonella parigina, dopo una lotta con i francesi che dura da tanto tempo, i due si sono tolti non sassolini, ma pietre dalle scarpe.
“La cavalla è da tempo che sta bene che gira attorno alla vittoria che non arrivava, ci racconta un emozionato Franco, i soldi veri sono in Francia è lì c’era il mio obbiettivo. Č una cavalla con un carattere molto particolare, forse un po' viziata, bisogna saperla prendere, perchè se qualcosa gli va storto è finita. In Francia all’ultima mentre ero già in pista dritta per le false, mi hanno fatto uscire per controllare la ferratura, quello l’ha mandata in tilt e nonostante per tanti di voi fosse stata una prestazione negativa, per me non lo era, considerando l’1.11.7. sui 2.100 metri. Venerdì ero veramente molto fiducioso di portarmi a casa qualcosa di buono, anche in questa circostanza ho avuto da discutere con i commissari, ma sono riuscito ad evitare nervosismi per lei, che ha risposto al meglio, regalandomi una gioia infinita.”
Per chi conosce Franco, sa benissimo con quale cura tiene i cavalli a casa nel centro di allenamento e allevamento che si è creato a Villanova D’Asti, le sue giornate sono interminabili, non finiscono mai, giusto una pausa per il pranzo e poi via si riparte. Arriva negli ippodromi con il suo vanettino e con immensa passione scarica i cavalli e via in pista nella speranza di portare a casa il massimo. Con Uma c’è un legame particolare, un feeling che non si può descrivere, dovreste vederlo con i vostri occhi per capirlo. La bella vittoria di venerdì, fatta su di una delle piste più importanti d’Europa, ripaga in parte di tanti dolori.
Presa da subito una buona partenza, Franco non sbagliava una mossa e Uma stava lì, apparentemente buona, sino a che in retta non spostava dalla schiena del rivale per andare alla meta tanto ambita. 60 la quota di vincente che certamente qualcuno sulla piazza deve aver preso perchè dalla televisione si sentivano le urla provenire dalla tribuna.
Una corsa che servirà di stimolo, nei ricordi dei giorni no, ma che dimostra anche che a volte i pazzi a pensare di avere tra le mani cavalli buoni non sono loro, ma chi non ha occhi per vedere.
eb
Una cavalla amata da tanti appassionati per tutto quello che ha sempre saputo dare nella sua carriera. Spesso sfortunata nei numeri e nello svolgimento delle corse, all’ultima uscita sulla pista di Vinovo aveva già fatto strabuzzare gli occhi ai più attenti e venerdì sulla carbonella parigina, dopo una lotta con i francesi che dura da tanto tempo, i due si sono tolti non sassolini, ma pietre dalle scarpe.
“La cavalla è da tempo che sta bene che gira attorno alla vittoria che non arrivava, ci racconta un emozionato Franco, i soldi veri sono in Francia è lì c’era il mio obbiettivo. Č una cavalla con un carattere molto particolare, forse un po' viziata, bisogna saperla prendere, perchè se qualcosa gli va storto è finita. In Francia all’ultima mentre ero già in pista dritta per le false, mi hanno fatto uscire per controllare la ferratura, quello l’ha mandata in tilt e nonostante per tanti di voi fosse stata una prestazione negativa, per me non lo era, considerando l’1.11.7. sui 2.100 metri. Venerdì ero veramente molto fiducioso di portarmi a casa qualcosa di buono, anche in questa circostanza ho avuto da discutere con i commissari, ma sono riuscito ad evitare nervosismi per lei, che ha risposto al meglio, regalandomi una gioia infinita.”
Per chi conosce Franco, sa benissimo con quale cura tiene i cavalli a casa nel centro di allenamento e allevamento che si è creato a Villanova D’Asti, le sue giornate sono interminabili, non finiscono mai, giusto una pausa per il pranzo e poi via si riparte. Arriva negli ippodromi con il suo vanettino e con immensa passione scarica i cavalli e via in pista nella speranza di portare a casa il massimo. Con Uma c’è un legame particolare, un feeling che non si può descrivere, dovreste vederlo con i vostri occhi per capirlo. La bella vittoria di venerdì, fatta su di una delle piste più importanti d’Europa, ripaga in parte di tanti dolori.
Presa da subito una buona partenza, Franco non sbagliava una mossa e Uma stava lì, apparentemente buona, sino a che in retta non spostava dalla schiena del rivale per andare alla meta tanto ambita. 60 la quota di vincente che certamente qualcuno sulla piazza deve aver preso perchè dalla televisione si sentivano le urla provenire dalla tribuna.
Una corsa che servirà di stimolo, nei ricordi dei giorni no, ma che dimostra anche che a volte i pazzi a pensare di avere tra le mani cavalli buoni non sono loro, ma chi non ha occhi per vedere.
eb