UNA STORIA CHIAMATA COSTA AZZURRA
4 aprile 2024
Domenica 7 aprile andrà in scena il Gran Premio Costa Azzurra, corsa di gruppo 1 per cavalli di 5 anni ed oltre, con una dotazione di 154.000 euro. Una corsa piena di adrenalina nel suo giro e mezzo di pista.
Nata nel 1963 quando a vincere fu un certo Firestar, allievo di Gioacchino Ossani. Una corsa che negli anni ha visto vincere grandi cavalli, per quello che da sempre è stato il primo gran premio della stagione italiana degli anziani, così definiti i cavalli dai cinque anni in poi.
Grandi nomi sono indelebili nell’albo d’oro, a partire da Roquepine una femmina che ha fatto Storia con le sue imprese europee, vincendo anche l’anno successivo, 1968, in parità con un’altra femmina storica Eilen Edeen. Unica parità negli anni.
Tanti invece i soggetti ad imporsi per più volte nella prestigiosa corsa: al raddoppio nel 70 e 71 Une De Mai, così come The Last Hurrà, alfiere di Vivaldo Baldi vincitore nel 78 e 79, e Ideal Du Gazeau protagonista nel 80 e 81 e secondo nel 83 alle spalle di Ghenderò e Pino Rossi.
Parlando di Pino ci viene subito in mente Giuseppe Guzzinati di cui ci piace ricordare le imprese portate a casa con Esotico Prad nell’87 ed il successivo nel 93 con Columnist. Il terzo Costa Azzurra firmato Guzzinati è toccato a suo figlio Andrea, con Uniforz, un cavallo con un certo caratterino che ha trionfato nel 2001.
Altra torinese a vincere è stata La Dany Bar, cavalla tanto amata dalla sua allevatrice e proprietaria Daniela Truccone, che ha regalato a Marco Smorgon il suo unico Costa Azzurra, mentre la famiglia Truccone con il loro allevamento ha fatto tris, con i successi di Napoleon Bar, 2012 e 2014.
Chi di Costa Azzurra ne ha vinti due è anche Santino Mollo: dapprima con Pace Del Rio ed in seguito con Tamurè Roc.
Negli ultimi anni, manco a dirlo, a dominare è quasi sempre stato Gocciadoro. Il primo con Arazi Boko nel 2019, in seguito con Vernissage Grif nel 2022 e nel 2023 con Vivid Wise As, di cui è allenatore, interpretato come sempre da Mathieu Abrivard.
Un albo d’oro bello da leggere per noi appassionati, il quale ci porta in un viaggio della memoria, ricordano imprese indimenticabili di grandi cavalli, che in seguito hanno scritto pagine anche come riproduttori, come ad esempio Top Hannover, Crowning Classic, Prime Prospect, Gigant Neo, ai più recenti Napoleon Bar, Pascià Lest, Vivid Wise As e Vernissage Grif quest’anno alla seconda stagione di monta.
eb
Nata nel 1963 quando a vincere fu un certo Firestar, allievo di Gioacchino Ossani. Una corsa che negli anni ha visto vincere grandi cavalli, per quello che da sempre è stato il primo gran premio della stagione italiana degli anziani, così definiti i cavalli dai cinque anni in poi.
Grandi nomi sono indelebili nell’albo d’oro, a partire da Roquepine una femmina che ha fatto Storia con le sue imprese europee, vincendo anche l’anno successivo, 1968, in parità con un’altra femmina storica Eilen Edeen. Unica parità negli anni.
Tanti invece i soggetti ad imporsi per più volte nella prestigiosa corsa: al raddoppio nel 70 e 71 Une De Mai, così come The Last Hurrà, alfiere di Vivaldo Baldi vincitore nel 78 e 79, e Ideal Du Gazeau protagonista nel 80 e 81 e secondo nel 83 alle spalle di Ghenderò e Pino Rossi.
Parlando di Pino ci viene subito in mente Giuseppe Guzzinati di cui ci piace ricordare le imprese portate a casa con Esotico Prad nell’87 ed il successivo nel 93 con Columnist. Il terzo Costa Azzurra firmato Guzzinati è toccato a suo figlio Andrea, con Uniforz, un cavallo con un certo caratterino che ha trionfato nel 2001.
Altra torinese a vincere è stata La Dany Bar, cavalla tanto amata dalla sua allevatrice e proprietaria Daniela Truccone, che ha regalato a Marco Smorgon il suo unico Costa Azzurra, mentre la famiglia Truccone con il loro allevamento ha fatto tris, con i successi di Napoleon Bar, 2012 e 2014.
Chi di Costa Azzurra ne ha vinti due è anche Santino Mollo: dapprima con Pace Del Rio ed in seguito con Tamurè Roc.
Negli ultimi anni, manco a dirlo, a dominare è quasi sempre stato Gocciadoro. Il primo con Arazi Boko nel 2019, in seguito con Vernissage Grif nel 2022 e nel 2023 con Vivid Wise As, di cui è allenatore, interpretato come sempre da Mathieu Abrivard.
Un albo d’oro bello da leggere per noi appassionati, il quale ci porta in un viaggio della memoria, ricordano imprese indimenticabili di grandi cavalli, che in seguito hanno scritto pagine anche come riproduttori, come ad esempio Top Hannover, Crowning Classic, Prime Prospect, Gigant Neo, ai più recenti Napoleon Bar, Pascià Lest, Vivid Wise As e Vernissage Grif quest’anno alla seconda stagione di monta.
eb
Scarica gli allegati:
Albo_Oro_CostaAzzurra
