La Storia
21 novembre 2007
Dai Savoia ai giorni nostri
La storia dell’ippica italiana passa da Torino e dal Piemonte. La casa Savoia già dagli inizi dell’800 è stata promotrice dello sviluppo delle razze equine depositando il seme della passione ippica a molti piemontesi illustri. Per tutto l’800 a Torino si sono organizzate corse di cavalli ed è del 1835 la fondazione di quella che diventerà, anni dopo, la Società Torinese per le Corse di Cavalli.
Dal 1906 lo scenario fu quello dello storico impianto di Mirafiori, trotto e galoppo in simbiosi per più di 50 anni di fronte alla palazzina uffici Fiat.
Vinovo diventa la casa dell’ippica torinese dagli inizi degli anni 60. Prima con il Federico Tesio, storico e non dimenticato impianto di galoppo chiuso nel 2001 poi con l’inaugurazione della pista del trotto con i suoi mille metri di sviluppo. Nasce l’ippodromo Stupinigi, un palcoscenico per cavalli d’eccezione, dalla vittoria di Tornese del 1961 nel Campo di Mirafiori fino alle vittorie dei nostri giorni di Varenne nel Marangoni e nel Città di Torino.
Dal 1906 lo scenario fu quello dello storico impianto di Mirafiori, trotto e galoppo in simbiosi per più di 50 anni di fronte alla palazzina uffici Fiat.
Vinovo diventa la casa dell’ippica torinese dagli inizi degli anni 60. Prima con il Federico Tesio, storico e non dimenticato impianto di galoppo chiuso nel 2001 poi con l’inaugurazione della pista del trotto con i suoi mille metri di sviluppo. Nasce l’ippodromo Stupinigi, un palcoscenico per cavalli d’eccezione, dalla vittoria di Tornese del 1961 nel Campo di Mirafiori fino alle vittorie dei nostri giorni di Varenne nel Marangoni e nel Città di Torino.
30 novembre 2007
Il “Federico Tesio” di galoppo e lo “Stupinigi”di trotto
Quando la Società Torinese per le Corse dei Cavalli, nel 1927, fu rifondata sulle ceneri di una precedente società bruciata da una gestione infelice, si correva al galoppo a Mirafiori. Per quel tempo quell’ippodromo era un gioiellino e tale continuò ad essere per anni, fino a quelli della guerra e così è rimasto nei miei ricordi. Era all’allora estrema periferia, un articolato servizio tranviario lo collegava alla città. Aveva davanti la Fiat, il nuovo stabilimento della Fiat. L’ippodromo sorgeva lungo via Onorato Vigliani, la dirittura di fronte era praticamente sull’asse di quello che è oggi [continua]